Il 2015 è iniziato con molte speranze e una terribile tragedia (ci riferiamo, naturalmente, all'assalto alla redazione di Charlie Hebdo). Migliaia di matite e penne, tastiere e webcam, microfoni e telecamere si sono levate in difesa della satira e contro ogni forma di violenza e odio - e aldilà delle controversie semplificatrici, questo è quello che conta.
Una reazione che dimostra solidarietà attraverso la pura celebrazione del valore dell'arte e del pensiero.
Non vogliamo soffermarci sulla vicenda, molto è già stato detto, ma era giusto sottolineare l'attenzione (da ogni fronte e in ogni ambito) per ciò che è successo.
Passiamo ora alla nostra prima Connessione dell'anno, che non può non essere collegata all'arte - e al suo valore su persone affette da demenza.
Via Alzheimer's Association. |
Una panoramica con motivazioni e piccoli consigli sull'utilizzo della musica e di altre forme d'arte nell'affrontare l'affiorare e l'avanzare della demenza, i disturbi comportamentali, la ricerca di autonomia attraverso l'espressione del sé. Senza dubbio un punto forte dell'assistenza da non mettere in secondo piano.
La pagina è ospitata sul sito web dell'Alzheimer Association, organizzazione che si occupa sia di ricerca che di assistenza agli affetti dal morbo di Alzheimer, oltre che di prevenzione attraverso la promozione della salute, ed è stata premiata in diverse occasioni tra le associazioni non profit.
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