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lunedì 19 maggio 2014

Governance- una breve relazione

Governance dei servizi

Parliamo di Governance dei servizi sociosanitari e prima di tutto dovremmo definire il significato stesso del termine per non cadere in inutili discussioni su questioni meramente terminologiche. È un concetto che ha subito cambiamenti e integrazioni, ma bisogna tener conto del fatto che economisti e politologi l’hanno usato prevalentemente per marcare una differenza e una sostanziale contrapposizione al concetto di Government intendendo con questo il Governo nel senso di istituzione/apparato burocratico. Il concetto di Governance è stato studiato all’interno dell’evoluzione del sistema capitalistico da un lato e dello Stato contemporaneo dall’altro.
Crisi finanziaria da un lato e crescente complessità dei fenomeni sociali dall’altro hanno stabilito o stanno provocando un mutamento strutturale e ideologico che ha favorito l’introduzione del concetto di Governance. Il modello Taylor-fordista per le imprese e il modello burocratico delle Amministrazioni Pubbliche sono in via di superamento.
La crisi che ha colpito gli stati capitalistici da più di un decennio ha indotto l’autorità a cercar di modificare il proprio ruolo. Con terminologia inglese, di cui ormai sembra non si possa più fare a meno, si parla di “Steering” che in Italiano potrebbe essere reso con la locuzione “svolgere compito di timoniere” o semplicemente di “coordinatore” legando le risorse pubbliche a quelle private. Sostanzialmente si dovrebbe ridefinire il ruolo dei soggetti pubblici cui dovrebbe essere riservato il livello strategico mantenendosi lontani dalla gestione operativa.
Se si apre a una politica di questo genere, si dovrebbe favorire la concertazione pubblico/privato e ci sono ovviamente naturali conseguenze anche nell’organizzazione. Deve essere messa in discussione definitivamente la presunzione che debba esistere una cultura adatta alle forme specifiche di gestione della Pubblica Amministrazione e il manager pubblico dovrebbe essere del tutto assimilabile al manager privato.
L’applicazione dei principi dell’aziendalizzazione ha portato, e ancor più porterà in futuro, alcuni tratti distintivi del concetto di Governance. in particolare è da sottolineare l’attenzione agli stakeholder e l’applicazione dei principi di efficienza ed efficacia nonché coerenza e trasparenza.
Questa interessante definizione di Governance[1] la possiamo trovare con una semplice ricerca in rete: Governance è un nuovo stile di governo, distinto dal modello del controllo gerarchico e caratterizzato da un maggior grado di cooperazione e dall’interazione tra lo Stato e attori non statuali all’interno di reti decisionali miste pubblico/private.
Le interazioni sono basate sulla fiducia e disciplinate da regole concordate tra i partecipanti. Questa riduzione del potere dello Stato lungi dal costituire un fenomeno di svuotamento rappresenta in realtà un diverso modo di essere dello Stato stesso che utilizza nuovi processi di governo. Si basa sul decentramento istituzionale e sul riconoscimento della negoziazione e della contrattualizzazione come criterio decisivo per la regolazione dei rapporti. Il nuovo processo, in sostanza, si caratterizza da elaborazione, realizzazione e implementazione  di scelte condotte secondo criteri di concertazione e di partenariato tra soggetti pubblici e privati. Questa linea comporta due problemi di coordinamento: tra attori istituzionali e tra autorità pubbliche e stakeholders locali. A loro volta le attività di coordinamento tra istituzioni si dividono in verticali e orizzontali  a seconda dell’ampiezza del potere o delle differenze territoriali. Il coordinamento tra autorità e stakeholders si realizza valorizzando i cittadini con meccanismi che favoriscono la democratizzazione dell’azione amministrativa.

Di seguito si riporta una tavola in cui vengono messe a confronto le fondamentali caratteristiche di Government e Governance




[1] Renate Mayntz – La teoria della Governance. Sfide e prospettive

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