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lunedì 2 giugno 2014

Rete di Sicurezza: una proposta di ricerca


Come e quanto funziona il reperimento di informazioni sui servizi assistenziali tramite Internet?
“Per il potere di Google!” Tuonano blog e articolisti, mentre si diffondono gli elenchi delle “chiavi di ricerca” più esilaranti, il tutto per dimostrare due fatti non banali come sembrano: primo, Google non viene trattato come uno strumento, ma come uno spirito amico da consultare con la giusta educazione e confidenza, cercando “dove posso andare in crociera? Grazie” piuttosto che “crociera mete” o simili. Secondo, Google si usa come un oracolo. Si pone una domanda e ci si aspetta subito una serie di indirizzi che permettano di orientarsi. Raramente si osservano con attenzione la seconda o la terza pagina di risultati; la quarta e le seguenti, di norma, sono isole deserte dove soffia un vento gelido.
Scherzi a parte, l'Oracolo Google non dà risultati dubbi perché ambigui come quelli di Delfi, ma perché numerosi, vasti e variegati.
Scrivete assistenza anziani ausl bologna e scopritelo voi stessi: 76600 risultati (in 0,26 secondi). Come ci si orienta?

Di solito a salvarci sono indicazioni generali, elenchi pubblici e network che permettano di mettere a confronto le diverse “offerte”.
La nostra esperienza è ben diversa da uno scenario ideale, e per questo abbiamo utilizzato diverse combinazioni di parole chiave, dedicandoci a cinque città dell'Emilia-Romagna e approfondendo per ognuna alcuni risultati, tenendo in considerazione cinque variabili.


Il Viaggio: Città e Variabili.

La domanda che ci poniamo è: quali sono le ragioni che rendono complessa questa ricerca, e quali i metodi possibili per semplificarla senza perdere in efficacia?




Conclusioni "di partenza"

  1. Grafica, interfaccia utente e mappa del sito variano senza una struttura specifica spostandosi di città in città.
  2. Città più grandi tendono (prevedibilmente) ad avere interfacce più complete, e a volte più complesse. La semplicità dell'interfaccia è una variabile che sembra non dipendere dagli stessi fattori. Spesso città più grandi offrono anche possibilità di confronto (come Bologna con Iperbole), ma la visibilità di queste pagine di solito è scarsa, con le chiavi di ricerca più utilizzate.
  3. Le “chiavi di ricerca” produttive sono relativamente poche: solo tre/quattro su quindici danno risultati la cui importanza sia di ordine generale in modo semplice e accessibile anche a un “ricercatore” casuale.
  4. Lo scopo della ricerca ad ampio spettro sarà dunque duplice: da un lato, identificare le cause delle differenze più problematiche; dall'altro stendere un progetto per “alzare il livello” delle cinque variabili che abbiamo scelto, senza spingere verso una improbabile omologazione.

E voi cosa ne pensate? Forniteci idee, richieste, opinioni su questa idea e continuate a seguirci per conoscere i risultati della ricerca.

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